La Storia

L’ICS 1° “D’ACQUISTO – LEONE ”, come specificato nei documenti strategici, nasce il 1° settembre 2020 dalla fusione del nucleo storico del 1°C. D’Acquisto (SP e SI “Elsa Morante”) con la SSPG “Mauro Leone” (precedentemente unita ai plessi “Sulmona” e “Salesiane dell’I.C. Sulmona- Leone”) in seguito al dimensionamento della rete scolastica del comune di Pomigliano d’Arco finalizzato alla costituzione di IC  rispettosi della viciniorietà. La fusione sicuramente ha rappresentato una ricca opportunità per integrare i diversi ordini di scuola attraverso l’interazione di risorse umane e professionali a beneficio di una platea scolastica molto ampia, ma per lo più omogenea, e del percorso di ciascun alunno, dall’infanzia alla preadolescenza, nell’ottica della continuità tra le varie fasi della crescita e dello sviluppo. La continuità è stata favorita dalla pregressa collaborazione e condivisione delle attività di progettazione, dal crescente raccordo tra le programmazioni, dal comune intento educativo teso a perseguire la formazione del cittadino attivo e consapevole, ma anche dalle sempre maggiori opportunità di confronto create nel corso del biennio. In tale periodo, caratterizzato anche dal cambio della dirigenza avvenuto nell’a.s. 2021/2022, il primo intento della scuola è stato quello di rafforzare il clima di cooperazione e collaborazione in modo da implementare un ambiente in cui tutti potessero star bene con lo scopo di confrontare e tesaurizzare le esperienze, potenziare le capacità, condividere buone prassi.

 

Pomigliano è una città moderna fatta di case, palazzi, svincoli autostradali che da lontano si percepiscono contigui, c’è la sagoma dei serbatoi idrici e le strutture più ampie, a sagoma quadrata, dell’area industriale che si integrano con gradualità al centro abitato senza creare enormi fratture, senza interruzioni evidenti che si possano percepire da una tale distanza. Sembra quasi che la città voglia far coabitare le sue vocazioni antiche con la fisionomia moderna: la terra dei sarti, dei contadini, degli impiegati accanto alla terra degli operai, degli ingegneri, della ricerca scientifica, delle sperimentazioni, del nuovo terziario avanzato del commercio diffuso.

Porta di un Parco, quello nazionale del Vesuvio, Pomigliano d’Arco è la città del meridione nota per avere uno dei poli industriali più importanti del sud; accanto allo sviluppo ulteriore delle sue nuove arterie stradali, la città ha provveduto a trasformare il suo centro storico, le strade piccole e lunghe che hanno lampioni, più parchi pubblici distribuiti su aree differenti, alcune ospitanti per decenni rifiuti e acque reflue, degrado a cielo aperto; oggi, invece, punti di riferimento per bambini, adulti e anziani.

 

Pomigliano, inoltre, si distingue per l’ambizione di un progetto culturale che sta passando per i giovani, la musica, e procede per contenitori, mescolando avanguardie a tradizioni, il dialetto napoletano alla musica jazz, la tammorra alla civiltà multimediale.

 

Attraverso questi processi creativi si possono generare connessioni tra l’ambiente naturale, sociale, culturale, politico ed economico che migliorano e intensificano il coinvolgimento dei cittadini nelle attività e nella vita della loro città. A tal proposito Pomigliano offre un patrimonio artistico e culturale che rappresenta una risorsa non facilmente misurabile: ne sono esempi il Palazzo Orologio, sede della Biblioteca comunale, il Palazzo Baronale, sede del Comando della Polizia Municipale, l’ex distilleria, oggi sede di mostre temporanee e di attività culturali ospitante in alcuni locali una nota libreria, e il Museo della Memoria, a piazza Mercato.

La costituzione di Pomigliano Danza rappresenta l’unico esempio in Italia di scuola comunale che sta puntando su un progetto innovativo di diffusione della disciplina coreutica; inoltre, sul territorio è presente un sistema di strutture sportive di base tra le quali ricordiamo il Centro Sportivo “Sandro Pertini”, la Piscina Comunale e il Palazzetto dello Sport.

Vanto di Pomigliano è il Festival Jazz che, non solo ha contribuito al rilancio di un’immagine di qualità della città, confermandosi una rassegna di alto profilo, riconosciuta ormai anche a livello nazionale, ma si sta radicando sempre di più sul territorio grazie anche ad una continua attività di formazione e di divulgazione orientata soprattutto ai non musicisti.

Nel corso degli ultimi anni il progetto culturale di Pomigliano ha dato vita ad un’anima cittadina che riflette la grande voglia di comunità soprattutto dei più giovani che anelano ad avere una città vivibile, riconoscibile, in cui ci possa essere vita culturale, aggregazione e partecipazione. Forte è la volontà di tutti i cittadini di affermare principi e comportamenti che si fondano sulla legalità, l’accoglienza, l’integrazione e la fratellanza umana, grazie al contributo delle istituzioni, della magistratura e delle forze dell’ordine. Sono presenti sul territorio una direzione didattica con relativi plessi, quattro istituti comprensivi, vari istituti di istruzione secondaria di secondo grado. La platea scolastica di tutti e tre gli ordini è composta per lo più da alunni provenienti da famiglie con lavoro fisso nel terziario o nelle industrie, attente alla crescita culturale dei figli e partecipi della vita scolastica. Poche sono le famiglie disagiate che hanno difficoltà nel seguire adeguatamente i figli nel loro percorso formativo.

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